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Bonus colf e badanti: quali sono e come fare per ottenerli

Molte famiglie italiane si trovano a gestire la necessità di un aiuto domestico o un’assistenza a un familiare non autosufficiente. I costi coinvolti, però, possono essere significativi, specialmente con l’attuale aumento dell’inflazione. Per questo, il governo ha messo a disposizione dei contribuenti una serie di bonus per alleviare questo onere finanziario e agevolare l’assunzione di colf e badanti.

Tutti i bonus per colf e badanti

Questi bonus offrono un notevole sollievo finanziario alle famiglie che necessitano di assistenza domestica o di badanti. È importante, però, tenere presente i requisiti specifici per ciascun bonus e assicurarsi di rispettarli per beneficiare di questi aiuti economici. Il primo è il bonus da 300 euro da Cas.Sa Colf: è riservato ai datori di lavoro che siano iscritti da almeno un anno presso Cas.Sa. Colf. Consiste in un rimborso di parte delle spese sostenute per coprire i contributi previdenziali o lo stipendio dei collaboratori domestici regolarmente assunti. L’importo massimo erogato è di 300 euro all’anno. Un requisito fondamentale è che il richiedente sia in uno stato di non autosufficienza permanente, il che significa che non è in grado di svolgere attività quotidiane essenziali da solo, come lavarsi, vestirsi o andare in bagno.

C’è poi l’assegno di Accompagnamento per l’assistenza: erogato in caso di invalidità dell’assistito, è finalizzato a coprire i costi legati ai servizi di assistenza richiesti. La domanda va presentata all’INPS, e l’invalidità deve essere riconosciuta dalla Commissione medico-legale. Per il 2023, l’importo dell’assegno è di 527,16 euro all’anno. La detrazione dei contributi previdenziali e assistenziali, invece, permette ai datori di lavoro di detrarre le spese sostenute per il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali delle badanti, a condizione che l’assistito sia non autosufficiente e che il reddito del datore di lavoro sia inferiore a 40.000 euro all’anno. Il tetto massimo di spesa deducibile è di 2.100 euro, e la detrazione è pari al 19%, permettendo di recuperare fino a 399 euro.

Infine, c’è la deduzione dei costi per il pagamento delle badanti: è possibile dedurre i costi per il pagamento di una badante indipendentemente dalla condizione di invalidità dell’assistito. Questa deduzione riduce la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte, consentendo di pagare meno tasse. Il tetto massimo per la deduzione dei contributi è di 1.549,37 euro all’anno.

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