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Lotta all’evasione fiscale: nuova stretta fiscale sui lavoratori domestici

Roma, 3 gennaio 2024 – Nella recente approvazione della Legge di Bilancio per l’anno in corso, il governo ha puntato ad intensificare la lotta all’evasione fiscale, focalizzandosi sulla regolamentazione e il controllo dei contributi versati dai lavoratori domestici, colf e badanti. I commi 60 e 61 dell’Articolo 1 della suddetta legge delineano una serie di nuove disposizioni volte a garantire il corretto adempimento delle imposte dirette da parte di coloro che assumono tali figure professionali.

Il fulcro di questa stretta fiscale risiede nella piena interoperabilità delle banche dati gestite dall’INPS e dall’Agenzia delle Entrate, specificamente riferite al lavoro domestico. Questa sinergia tra le istituzioni prevede l’utilizzo congiunto delle banche dati dell’INPS e dell’Anagrafe Tributaria al fine di verificare la correttezza dei versamenti fiscali dei lavoratori domestici, regolarmente assunti con contratto conforme alle disposizioni di legge.

La novità principale di questa disposizione è la possibilità di avviare controlli mirati sui contributi versati dai datori di lavoro a favore di colf e badanti. Questi controlli si avvarranno delle ampie informazioni e dei dati dettagliati presenti nelle banche dati dell’INPS e dell’Anagrafe Tributaria, consentendo un’analisi approfondita e accurata della correttezza dei versamenti fiscali effettuati.

Questo nuovo approccio di verifica rappresenta un passo significativo nella lotta all’evasione fiscale nel settore del lavoro domestico, poiché mira a contrastare pratiche irregolari e assicurare il rispetto delle normative fiscali vigenti. L’obiettivo ultimo è garantire un sistema più equo e trasparente per i lavoratori domestici e per coloro che li assumono, assicurando nel contempo un corretto adempimento delle obbligazioni fiscali.

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